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Basta!

Opinion piece titled "Isolare Iran e Pericoloso" ("Isolating Iran is Dangerous") by Ramin Rafirasme published May 9, 1997 was published in Panorana, Italy's most impotant weekly. Rafirasme, former press officer for Iran's Mission at the United Nations, is publisher of Pandora, an economic magazine based in Rome focusing on trade relations between Europe and Central Asia as well as Iran.

Due iraniani su tre erano bambini - o non erano neppure nati - quando trionfo la rivoluzione islamica dellAyatollah Khomeini nel febbraio 1979. Molto e cambiato da allora. In Iran convivono, fianco a fianco, realta al limite del paradosso. Nel linguaggio ufficiale gli Stati Uniti sono definiti "il Grande Satana" ma il governo e pronto ad offrire contratti di miliardi di dollari alle compagnie americane per sviluppare le installazioni petrolifere nel Golfo Persico. Almeno una volta allanno, migliaia di manifestanti bruciano simbolicamente la bandiera a stelle e strisce di fronte alledificio che ospitava lambasciata americana, mentre alcuni bevono Coca-cola ed altri fumano sigarette Marlboro. Cnn, Harward, Levis e Nasa sono marchi apprezzati. Micheal Jackson, Beverly Hills, Empire State e perfino O.J. Simpson sono nomi noti. Nella politica internazionale, Iran e Usa hanno spesso condiviso posizioni simili, come durante la guerra del Golfo.

Dal 1979 sono state organizzate 14 elezioni e referendum di vario tipo. Considerati gli standard del Medio Oriente, la costituzione della repubblica islamica e fra le piu avanzate: ma nessun cittadino puo aspirare ad uno dei 270 seggi del Majlis (parlamento) o della presidenza (le elezioni si terranno il 23 maggio) senza aver ottenuto il placet del "Consiglio del Guardiani". Il Consiglio, composto da 12 membri, ha un potere assoluto che impedisce la nascita di una opposizione politica. Eppure il sistema islamico ha sempre mantenuto le relazioni diplomatiche con la Santa Sede e tutela la rappresentanza delle minoranze religiose (cattolici, ebrei e zoroastiani).

Non possiamo negare che il dossier iraniano sulle violazioni dei diritti umani fondamentali e sostanzioso. Il concetto di "privacy" non e previsto dalle norme statali. I mezzi dinformazione, soprattutto la televisione, sono controllati direttamente o indirettamente dal governo. Non esistono partiti politici ed i raggruppamenti semi-ufficiali sono lespressione di correnti interne. Le autorita stabiliscono perfino labbigliamento di milioni di impiegati statali: un uomo non puo portare la cravatta, ad una donna non e consentito indossare un foulard colorato. Le porte del paradiso si chiuderebbero inesorabilmente se i due dovessero stringersi la mano in segno di cordiale saluto. Eppure le condizioni di vita sono progredite. LIran non e un paese statico. Il tasso della mortalita infantile e sceso a 25 per 1,000, il numero degli analfabeti e vicino allo zero, risultati inimmaginabili appena dieci anni fa. La societa si e evoluta: il 40 percento degli studenti e di sesso femminile, le donne occupano importanti incarichi professionali partecipando attivamente alla vita politica. Anche se i loro diritti sono penalizzati dalla legislazione sul divorzio, leredita.

Laumento del prezzo del petrolio ha portato allo stato 3.11 miliardi di dollari in piu rispetto al bilancio di previsione. LIran paga regolarmente il debito con lestero stimato intorno ai 20 miliardi di dollari. E, insieme alla Turchia, lIran ha tutte le carte in regola per rafforzare il suo status di "crocevia" nellAsia Centrale per lindustria mondiale. Ma, il cittadino medio sopravvive con difficolta ed a prezzo di grandi sacrifici. Un docente universitario, che guadagna 1,1 milioni di Rial al mese (240 dollari), deve investire sei anni di stipendio per acquistare una auto di fabbricazione coreana.

la sfida, per i leader iraniani e modernizzare il paese garantendo uno sviluppo uniforme. Mantenere aperto il dialogo con i governi dellUnione Europea servira a contrastare quanti, per giustificare la loro incompetenza e rigidita, mantengono alto il confronto con gli Stati Uniti. Isolare lIran e una politica che non paga. Daltra parte rilanciare la guerra morale contro lOccidente farebbe ripiegare il paese su se stesso mentre una apertura incondizionata appare prematura.

Bisogna gettare le basi di una nuova partnership con la comunita internazionale per integrare gradualmente lIran nel mercato globale. E costruire un nuovo ordine regionale che garantisca la stabilita politica del paese nonche il benessere economico di 60 milioni di abitanti.

Ramin Rafirasme
( gia portavoce dellIran allONU, editore della rivista economica LEco di
Pandora )

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